I più divertenti scioglilingua nella lingua italiana: i più simpatici sia per bambini che per i più grandi.
Quando parliamo di scioglilingua divertenti facciamo riferimento a una forma di intrattenimento linguistico non solo molto simpatica, ma anche educativa. Si tratta, infatti, di frasi più o meno brevi che rappresentano una sfida per la nostra pronuncia e per la nostra capacità di parlare in maniera fluida.
Questi giochi linguistici presentano spesso una serie di parole o frasi complesse che vanno pronunciate velocemente e possibilmente senza incappare in errori o frenate. L’obiettivo? Ovviamente divertire, far sorridere, ma anche aumentare la propria destrezza e abilità nel parlare. Enigmi amati da giovani e meno giovani, da bambini e adulti, sia in Italia che nel resto del mondo. Ma quali sono i più divertenti in assoluto?
Scioglilingua divertenti per bambini
Questi giochi di parole così divertenti sono spesso amati dai più piccoli in quanto rappresentano un modo per esercitare le proprie abilità linguistiche, ma attraverso il gioco. Enigmi verbali di questo genere presentano rime accattivanti e sfide di pronuncia che possono risultare coinvolgenti anche per i più piccoli.
Attraverso gli scioglilingua i bambini possono imparare e divertirsi, possono migliorare la propria pronuncia e le proprie capacità linguistiche, ma anche lasciarsi affascinare dalla varietà e dalla ricchezza della nostra lingua. Se vuoi scoprire i migliori da insegnare a un gruppo di bambini, ecco un elenco ricco di alternative:
– Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
– Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando.
– Tre tigri contro tre tigri.
– Sereno è seren sarà, se no nsarà seren si rasserenerà.
– Apelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo. Tutti i pesci vennero a galla per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo.
– Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è l’acqua troppo fresca.
– Stanno stretti sotto i letti sette spettri a denti stretti.
– Porta aperta per chi porta, chi non porta parta pure per la porta aperta, poco importa.
– Sul tagliere gli agli taglia, non tagliare la tovaglia, la tovaglia non è aglio, se la tagli fai uno sbaglio.
– In un posso poco cupo si specchiò una volta un lupo, che nel cupo pozzo andò a sbattere di cozzo con un cupo tonfo fioco da smaltire a poco a poco e credette di azzannare un feroce suo compare, ma rimase brutto e cupo il feroce lupo.
– Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, vi disarcivescoviscoviscontantinopolizzereste voi come si è disarcivescoviscostantinopolizzato l’arcivescovo di Costantinopoli?
– Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo tè caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.
– Dentro quel palazzo c’è un povero cane pazzo, date un pezzo di pane a quel povero pazzo cane.
– Regna il ragno dentro il buco, nella mela regna il bruco, nella mela il bruco regna, dentro il buco il ragno regna.
Altri scioglilingua divertenti
Esistono, come abbiamo visto, tanti scioglilingua divertenti adatti ai bambini, ma anche alcuni per persone più adulte e mature. Enigmi linguistici a volte più lunghi e carichi di umorismo, che possono rappresentare delle sfide ancora più impegnative attraverso frasi intricate e suoni complessi, difficilissimi da pronunciare rapidamente.
Questi scioglilingua possono diventare anche un modo per rompere il ghiaccio in situazioni di socialità, o semplicemente per sfidarsi con i propri amici in un contesto rilassato. Se non ne conosci molti, ecco un altro elenco che potrebbe fare al caso tuo:
– Nel pozzo di San Patrizio c’è una pazza che lava una pezza. Arriva un pazzo, con un pezzo di pizza e chiede alla pazza se ne vuole un pezzo. La pazza rifiuta. Allora il pazzo prende la pazza, la pezza e la pizza e li butta nel pozzo di San Patrizio, protettore dei pazzi.
– Avevo una graticola da ringraticolare. La portai dal caporingraticolatore delle graticole, ma il capo ringraticolatore delle graticole non c’era. Allora me la ringraticolai da me e me la ringraticolai meglio del capo ringraticolatore delle graticole.
– Sa chi sa se sa chi sa che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa ne sa più di chi ne sa.
– È passato lo stracciatoppe e non m’ha stracciatoppato. Quando ripasserà mi stracciatopperà.
– Se la serva non ti serve, a che serve che ti serva di una serva che non serve? Serviti di una serva che serve, e se questa non ti serve, serviti dei miei servi.
– Sette scettici sceicchi sciocchi con la sciatica a Shanghai.
– Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non chiami.
– Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è ciò che è.
– Tre tozzi di pan secco in tre strette tasche stanno. In tre strette tasche stan tre tozzi di pan secco.
– Il papa pesa e pesta il pepe a Pisa, Pisa pesa e pesta il pepe al papa.
– Il pretore e il primo prelato preparan presto un panpepato per prendere un premio.
E se questi scioglilingua non ti bastano, ecco alcuni scioglilingua in idiomi differenti dall’italiano, dal milanese all’inglese, passando per uno dei tanti esistenti in siciliano:
– Ti che te tacchet i tacc’, tacchem i tacc’! Chi?! Mi, taccat’ i tacc’ a ti, che te tacchet i tacc’. taccheti ti i tó tacc’, ti che te tacchet i tacc’. (milanese)
– Ce ‘nge n’am’á sscí, sciamanínne, ce non ‘nge n’am’á sscí, non ‘nge ne sime scénne! (barese)
– Scia-a scie, scignoa, sciando scia-a xœa ‘nsci i sci. (genovese)
– Jenno, venenno, mellune cuglienno; a ddenocchiune cuglienno mellune. (napoletano)
– S’ai vgnès Ulèss ch’vlèss clòss con cl’ass less d’nus ch’lus, daiel. (emiliano)
– Cu lu tuppu un t’appi, senza tuppu t’appi, cu lu tuppu o senza tuppu, basta chi t’appi e comu t’appi t’appi. (siciliano)
– Three witches watch three Swatch watches. Which Witch watches which Swatch watch? (inglese)